(ANSA) – ROMA, 04 LUG – E’ tornato dopo sette anni El Nino,
il fenomeno atmosferico di riscaldamento del Pacifico tropicale
centrale e orientale, che può portare caldo record in varie
parti del mondo. Lo annuncia con un comunicato l’Organizzazione
meteorologica internazionale (Wmo).
“L’arrivo del Nino aumenterà di molto la probabilità di
battere i record di temperatura e innescherà più caldo estremo
in molte parti del mondo e degli oceani -, ha detto il
segretario generale della Wmo, Petteri Taalas -. La
dichiarazione di El Nino da parte della Wmo è il segnale ai
governi nel mondo perché si preparino a limitare gli impatti
sulla nostra salute, gli ecosistemi e le economie. Avvisi
tempestivi e azioni preventive verso gli eventi meteorologici
estremi associati con questo grande fenomeno climatico sono
vitali per salvare vite e mezzi di sostentamento”.
El Nino si verifica in media fra i 2 e i 7 anni, e dura fra i
9 e i 12 mesi. L’ultimo si era verificato nel 2016, e aveva
contribuito (insieme all’effetto serra di origine umana) a
rendere quell’anno il più caldo mai registrato. El Nino aumenta
le precipitazioni in parti del Sudamerica, il sud degli Stati
Uniti, il Corno d’Africa e l’Asia centrale. Causa invece gravi
siccità in Australia, Indonesia, parti dell’Asia meridionale,
America centrale e nord del Sudamerica.
Il fenomeno opposto del Nino, cioè il raffreddamento del
Pacifico tropicale centrale e orientale, viene detto La Nina, ed
è finito all’inizio del 2023. (ANSA).
Fonte Ansa.it