(ANSA) – TUNISI, 05 LUG – Terza notte di tensioni e scontri
tra residenti locali e migranti subsahariani alla periferia di
Sfax. Bloccata la strada per Sfax con pneumatici dati alle
fiamme e fitto susseguirsi di sassaiole tra i gruppi rivali con
i residenti che domandano alle autorità l’espulsione dei
migranti irregolari dalla città. La polizia è dovuta
intervenire per riportare all’ordine la situazione. Lo riporta
la radio privata di Sfax Thyna Fm, facendo notare che la
tensione era già salita nel pomeriggio al termine dei funerali
del quarantenne tunisino pugnalato a morte il giorno prima da un
gruppo di migranti subsahariani, tragedia per cui il procuratore
di Sfax ha disposto la custodia cautelare per tre camerunesi
mentre un altro risulta in fuga.
Nei quartieri popolari di Sfax, seconda città della Tunisia, dove vivono i migranti, la violenza verbale e fisica tra i
residenti e i migranti è frequente. Una violenza che secondo gli
osservatori è aumentata dopo un discorso del 21 febbraio del
presidente Kais Saied che ha condannato l’immigrazione
clandestina e l’ha presentata come una minaccia demografica per
il suo Paese. Durante una visita ieri alla sede del ministero
dell’Interno a Tunisi, Saied ha parlato della situazione a Sfax “dopo l’atto criminale che vi è avvenuto”, si legge in un
comunicato della presidenza. La Tunisia “non accetta che chi
non rispetta le sue leggi risieda sul suo territorio, né che sia
Paese di transito (verso l’Europa) o terra di reinsediamento per
i cittadini di alcuni Paesi africani”, ha detto. La maggior
parte dei migranti provenienti dall’Africa subsahariana,
infatti, arriva in Tunisia per poi tentare di raggiungere
l’Europa via mare, approdando clandestinamente sulle coste
italiane. Secondo Saied dietro l’immigrazione clandestina ci
sono “reti criminali” che mirano a turbare la “pace sociale in
Tunisia”. Secondo Romdane Ben Amor, portavoce del Forum per i
diritti economici e sociali (Ftdes), ong locale che segue le
questioni migratorie in Tunisia, l’attuale tensione a Sfax era
tuttavia “prevista” e chiede un discorso “che rassereni gli
animi”. (ANSA).
Fonte Ansa.it