Si è difeso sostenendo di aver solo “flirtato” (e liquidando le accuse contro di lui come “una
follia”) Kevin Spacey, chiamato a testimoniare in prima persona
in tribunale a Londra nell’ambito del processo che lo vede
imputato per una serie di presunte molestie e abusi sessuali gay
risalenti a un periodo compreso fra il 2001 e il 2013. Accuse
rispetto alle quali il celebre attore americano – da qualche
anno in disgrazia a Hollywood – si dichiara innocente fin
dall’inizio.
Il processo, di fronte a un giudice della Southwark Crown
Court e a una giuria popolare, è iniziato il 28 giugno e
dovrebbe chiudersi entro fine mese. L’udienza odierna è stata
interamente dedicata all’audizione del 63enne due volte premio
Oscar – per film come ‘American Beauty’ e ‘I soliti sospetti’ –
che in passato è stato pure direttore dell’Old Vic, prestigioso
teatro londinese. Spacey deve rispondere di una dozzina
d’imputazioni, sulla base d’indizi raccolti in due tranche dalla
polizia britannica: dapprima su episodi di presunta aggressione
sessuale ai danni di un aspirante attore fra il 2001 e il 2004;
poi su altri 4 asseriti abusi denunciati da tre giovani uomini
negli ultimi mesi in riferimento a fatti che sarebbero avvenuti
sempre sull’isola dal 2005 al 2013.
Incalzato dalle domande, l’attore e regista si è mostrato
calmo e ha riconosciuto di aver avuto interazioni “intime”
almeno con un accusatore. Ha poi ammesso il consumo di alcolici
e cannabis. Ma ha insistito a negare d’esser mai avuto
comportamenti “violenti, aggressivi o dolorosi”, limitandosi a
descriversi come una persona dalla “grande” inclinazione “a
flirtare”.
Nelle loro testimonianze dei giorni scorsi, le presunte
vittime avevano invece evocato molestie “aggressive”, bollando
Kevin Spacey alternativamente come “un vile predatore” sessuale
e “un viscido” approfittatore della sua posizione di potere.
Le accuse rivolte alla star Usa nel Regno Unito si sommano a
quelle emerse dal 2017 – sullo sfondo della nascita del
movimento MeToo – in patria: dove finora l’ex protagonista
televisivo di ‘House of Cards’ è peraltro uscito indenne dai
primi processi.
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Fonte Ansa.it