(ANSA) – VARSAVIA, 23 OTT – Manifestazioni tutta la notte a
Varsavia contro la decisione della Corte costituzionale polacca
che limita fortemente il diritto all’aborto. La polizia ha usato
i gas lacrimogeni contro un gruppo di persone che stava
protestando davanti alla casa di Jaroslaw Kaczynski, il capo del
partito di governo Pis.
Ieri l’alta Corte ha definito anticostituzionale il ricorso
all’aborto nei casi in cui vi siano patologie irreversibili e
malformazioni embrionali. Una decisione che ha sollevato molta
indignazione nell’opposizione e nell’opinione pubblica. I
manifestanti si sono radunati prima sotto la sede della Corte,
poi hanno raggiunto la sede del partito Pis (al potere in
Polonia dal 2015) e verso la mezzanotte una parte di loro ha
deciso di spostare la protesta nel quartiere Zoliborz, dove
abita il leader conservatore. Bloccati dalla polizia,
manifestanti si sono visti strappare gli striscioni e sono stati
dispersi coi lacrimogeni.
Alcuni hanno reagito lanciando pietre e secondo fonti della
polizia 15 persone sono state fermate e alcune centinaia sono
state denunciate alle autorità sanitarie, per aver violato le
misure anti-Covid.
Manifestazioni per dare battaglia a quello che è stato
definito “l’inferno per le donne” si sono svolte anche a
Cracovia, Poznan, Szczecin, Danzica, Lodz. A Varsavia,
l’organizzazione femminile “lo sciopero delle donne” ha
annunciato per stasera un’altra protesta sotto casa di
Kaczynski. Soddisfazione per la decisione della Corte è stata
espressa dal monsignor Stanislawa Gadecki, presidente della
conferenza dei vescovi polacchi. (ANSA).
Fonte Ansa.it