Nuova polemica in vista in
Brasile, il Paese con il maggior numero di cattolici al mondo:
una risoluzione del Consiglio nazionale della sanità (Cns),
legato al ministero della Salute, prevede la legalizzazione
dell’aborto e della marijuana, nonché la riduzione a 14 anni
dell’età minima per la transizione di genere.
La delibera 715, approvata all’unanimità dal Cns, fornisce le “linee guida strategiche” del Piano pluriennale e del Piano
sanitario nazionale per il periodo dal 2024 al 2027. Entrambi i
programmi dipendono ancora dall’approvazione del Congresso.
Tra gli obiettivi delineati nella risoluzione c’è quello di “garantire l’intersettorialità nelle azioni sanitarie per
combattere le disuguaglianze strutturali e storiche, con
l’espansione delle politiche sociali e di trasferimento del
reddito, con la legalizzazione dell’aborto e della marijuana”.
Il documento difende anche la riduzione dell’età minima per
il cambio di sesso con l’uso di ormoni. Oggi, per regolamento
del Consiglio federale di medicina, bisogna avere 16 anni per
iniziare questo processo.
L’iniziativa del Cns ha ricevuto una “nota di ripudio”
dall’Associazione nazionale dei giuristi evangelici (Anajure).
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Fonte Ansa.it