Anche se Wall Street ha aperto in
rialzo e i dati sul mercato del lavoro americano, con richieste
di disoccupazione in diminuzione, suggeriscono un’economia
resiliente, nel Vecchio Continente non torna l’ottimismo e
restano le preoccupazioni per l’inflazione. Milano scivola più
in basso degli altri listini, lasciando l’1,08% mentre Londra
cede lo 0,44%, Parigi lo 0,64%, Francoforte lo 0,5%, Madrid lo
0,6 per cento. La maglia nera tra le piazze in Europa però
spetta ad Amsterdam (-1,99%) dopo che da ieri il paese è finito
in recessione tecnica, una nuova crisi dopo quella politica
scatenata dalle dimissioni a luglio del primo ministro Mark
Rutte, in carica da 13 anni.
L’economia olandese ha ceduto inaspettatamente sulla
debolezza sia dei consumi che delle esportazioni e il prodotto
interno lordo è sceso dello 0,3% rispetto al trimestre
precedente; già nel primo trimestre era risultato in calo dello
0,4%: e una variazione congiunturale negativa per due trimestri
consecutivi viene definita ‘recessione tecnica’.
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