L’uomo, l’architetto, l’ingegnere, il
musicologo, l’inventore: la celebrazione del 250/o anniversario
della morte dell’architetto Luigi Vanvitelli sarà l’occasione
per assegnare al padre del maestoso progetto della Reggia di
Caserta un posto di rilievo tra gli indiscussi geni della
cultura italiana.
E’ l’obiettivo di un ambizioso convegno di studi nato dopo
una call for papers che riunirà studiosi, storici dell’arte,
ingegneri ed architetti di fama internazionale per riscoprire
nuovi aspetti di questa fondamentale figura del panorama
artistico del Settecento.
La sessione di studi, intitolata il Maestro e la sua eredità,
si terrà alla Mole Vanviteliana di Ancona dal 7 al 9 settembre,
grazie alla collaborazione tra la Regione Marche, il Comune di
Ancona e la Reggia di Caserta che hanno inserito il convegno tra
le celebrazioni che si sono aperte proprio a Caserta lo scorso
marzo.
“E’ un convegno importantissimo che mette in luce la
personalità complessa di questo artista e che ha trovato la sua
gloria a Caserta ma che anche nelle Marche ha portato il suo
genio in progetti che hanno coniugato funzionalità e bellezza”
dice il critico d’arte e sottosegretario alla Cultura, Vittorio
Sgarbi presentando queste giornate di studi assieme alla
direttrice della Reggia di Caserta, Tiziana Maffei e alle
assessore alla Cultura del Comune di Ancona e della Regione
Marche Anna Maria Bertini e Chiara Biondi. Insieme hanno anche
promosso un “Grand Tour” Vanvitelliano nelle Marche, che passa
dalla Mole Lazzaretto, l’Arco Clementino e la Chiesa del Gesù di
Ancona, passando per Urbino, Macerata, Loreto, Pesaro “per far
conoscere – dice Maffei sottolineando lo spirito di
collaborazione tra le diverse istituzioni – l’artista in tanti
dei luoghi in cui questo personaggio poliedrico ha lasciato un
segno”.
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