Va all’asta la prima calcolatrice a batteria di Texas Instruments, valore stimato fino a 50mila dollari. L’oggetto ha una lunga storia che nasce dalla volontà del Presidente dell’azienda tecnologica, Patrick Haggerty, di portare avanti il progetto che fu affidato all’ingegnere elettrotecnico statunitense Jerry Merryman, morto a febbraio 2019. Entrambi, di fatto, con la calcolatrice tascabile hanno rivoluzionato l’apprendimento e lo studio della matematica. Ora le calcolatrici sono inglobate in smartphone e smartwatch.
Il pezzo che va all’asta è formato da una tastiera e da una stampante termica integrata che funge da display. Realizzata in metallo, ha 18 tasti, un piccolo visore per leggere i numeri e un interruttore di alimentazione. Fino a quel momento gli enormi costi per la miniaturizzazione dei circuiti integrati avevano impedito la commercializzazione di questo oggetto, limitandone l’impiego solo in campo militare. Basti pensare che alcune calcolatrici da ufficio dell’epoca arrivavano a pesare 25 chilogrammi.
Jerry Merryman impiegò due anni per trasformare il progetto in realtà, fino all’approvazione del brevetto che ne sancì il definitivo via libera alla commercializzazione. Poi ci vollero altri 4 anni per trasformare il prototipo in un prodotto destinato alle masse. Nel 1971 Canon mise sul mercato Pocketronic, basato su questo design che costava 150 dollari.
L’oggetto fa parte di quelli messi all’asta della Bonham’s annual History of Science & Technology fissata per il 5 novembre. L’oggetto ha un valore compreso tra i 30mila e i 50mila dollari. (ANSA).
Fonte Ansa.it