“L’intelligenza artificiale deve essere antropocentrica, per questo pensiamo a un investimento di oltre 20 miliardi di euro l’anno per il prossimo decennio per i centri di eccellenza collegati alle aziende e un sostegno speciale dedicato agli hub per l’innovazione digitale. Bisognerà investire nelle competenze, nelle infrastrutture e nei super computer”. Lo ha detto la vicepresidente della Commissione Margrethe Vestager, intervenendo presso la commissione speciale per l’Intelligenza Artificiale (AI) del Parlamento Ue.
Illustrando la proposta per regolare l’AI che la Commissione Ue presenterà entro l’inizio dell’anno, la commissaria Ue ha ribadito che il potenziale dell’AI è significativo ma “c’è un rischio che i costi siano elevati, non solo per le persone o le aziende, ma anche per l’ambiente. L’impatto del carbonio rischia di essere 5 volte superiore rispetto alle emissioni di un auto, se si sbaglia nel ricercare le nuove tecnologie”.
La Commissione sta lavorando ad una strategia che mira a creare un mercato unico dei dati e al libro bianco dell’AI per un ecosistema di eccellenza e di fiducia, con regole chiare.
“Nessuna azienda adotterà nuove tecnologie se non sarà sicura di poterle controllare” ha detto la commissaria. Per quanto riguarda il riconoscimento facciale, Vestager ha sottolineato che “oggi di fatto c’è una moratoria, perché per utilizzare l’AI nello spazio pubblico ci deve essere una base giuridica nazionale, che oggi non c’è”. Faccio un monito nell’utilizzare il riconoscimento facciale nello spazio pubblico, rischiamo di cambiare la società, vogliamo conservare la libertà di movimento”.
Fonte Ansa.it