Due condizioni per tenere migrante fino a 18 mesi in Cpr

La permanenza nel Cpr del migrante da
espellere può essere prorogata fino a 18 mesi se, “nonostante
sia stato compiuto ogni ragionevole sforzo, l’operazione di
allontanamento sia durata più a lungo a causa della mancata
cooperazione da parte dello straniero o dei ritardi
nell’ottenimento della necessaria documentazione dai Paesi
terzi”. E’ quanto prevede il testo del decreto sud – pubblicato
oggi in Gazzetta Ufficiale – che contiene due articoli con le
novità introdotte sui Centri di permanenza per il rimpatrio.
    I Cpr, prevede inoltre il dl, entrano a far parte delle “opere destinate alla difesa
nazionale a fini determinati”, al pari – ad esempio – di
aeroporti, basi missilistiche, depositi munizioni, caserme, basi
navali. Per realizzarli la Difesa (se ne occuperà il genio
militare) potrà adottare le procedure “in caso di somma urgenza
e di protezione civile”, previste dal nuovo Codice degli
appalti. Al ministero è assegnato un fondo di 20 milioni di euro
per il Piano straordinario di individuazione delle aree.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Fonte Ansa.it

Calendario Notizie

Settembre 2024
L M M G V S D
 1
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
30