Il nuovo stadio super tecnologico del Real Madrid

Il Real Madrid, la squadra di calcio più vincente della storia, potrà presto fregiarsi anche del titolo di club con lo stadio più moderno del pianeta. Il vecchio Estadio Santiago Bernabeu, inaugurato nel 1947 e profondamente ristrutturato già un paio di volte nel 1982 e nel 2001, si sta sottoponendo dal 2019 a un terzo, radicale e avveniristico restyling, il cui risultato è stato svelato in un video pubblicato sui canali ufficiali dei Blancos. I lavori sono quasi ultimati e la data d’inaugurazione è fissata per il 23 dicembre 2023, quando andrà in scena uno show che non avrà nulla da invidiare a quelli offerti dagli sport professionistici americani – e che, tra l’altro, potranno essere ospitati nel nuovo impianto polifunzionale.

Garage sotterraneo. In effetti, questa quarta versione del Bernabeu non legherà la sua storia solamente al calcio, ma anche al basket, al tennis e al football americano, grazie alla versatilità delle soluzioni trovate dai progettisti dello studio tedesco GMP Architekten e dagli spagnoli di L35 e di Ribas y Ribas Arquitectos. Lo stadio sarà aperto sette giorni su sette e secondo e, secondo i calcoli della proprietà, dovrebbe rendere circa 360 milioni di euro l’anno. La novità più sorprendente riguarda il campo di gioco, scomponibile in sei lunghe strisce retrattili, che possono scivolare in poche ore all’interno dei sei livelli di un garage sotterraneo, dotati peraltro di sistemi di irrigazione e di illuminazione artificiale. Il tutto servirà a preservare il manto erboso nel caso di concerti e altri eventi, le cui strutture potranno essere ospitate da una superficie più omogenea e meno deteriorabile.

Schermi a 360°. Guardando l’esterno, invece, rispetto al vecchio stadio, la prima cosa che si nota è l’involucro, completamente ridisegnato secondo sinuose linee argentate che avvolgono le tribune e lasciano filtrare la luce diventando concentriche nella parte superiore, che è predisposta a contenere il nuovo tetto scorrevole. Sarà infatti possibile passare dalla modalità “aperto” a quella “coperto” in appena un quarto d’ora. E non finisce qui. Lo stadio madrileno manderà in pensione anche le vecchie tipologie di maxischermi, sia grazie a quelli interni, rotanti a 360° gradi, sia a quello gigante che sarà installato all’esterno, rivolto verso Paseo de la Catellana, e che in alcune occasioni restituirà in tempo reale ciò che sta avvenendo all’interno, e permetterà di aumentare idealmente la già abbondante capienza di 80 mila spettatori.

 

Fonte Focus.it

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