Banche: bozza, invece di tassa si può rafforzare il capitale

“In luogo del versamento”, le banche
potranno destinare “a una riserva non distribuibile un importo
pari a due volte e mezza l’imposta”. Tale riserva viene
computata “tra gli elementi del capitale primario di classe 1”,
ovvero va a rafforzare il patrimonio delle banche. E’ quanto si
legge nella bozza dell’emendamento del governo che riscrive la
norma sugli extraprofitti delle banche, che dovrebbe essere
depositata nelle prossime ore al Senato.
    Il tetto massimo dell’imposta straordinaria sugli extra profitti
delle banche sale da 0,1% a 0,26% “dell’importo complessivo
dell’esposizione al rischio su base individuale”, (non più il
totale dell’attivo, una precisazione che quindi esclude i titoli
di Stato). Secondo quanto si legge in una bozza dell’emendamento
inoltre l’imposta si calcola “applicando un’aliquota del 40%
sull’ammontare del margine di interessi” dell’esercizio 2023 “che eccede per almeno il 10% il medesimo margine”
dell’esercizio 2021. La versione precedente veniva calcolata in
modo differente sul bilancio 2022 (eccedenza del 5%) e su quello
2023 (eccedenza del 10%)
   

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Fonte Ansa.it

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