(ANSA) – ROMA, 30 OTT – Se c’è carenza di risorse,
l’accesso alle terapie intensive va deciso caso per caso in base
a diversi parametri e non solo sull’età, scrivono in una nota
congiunta la Federazione degli Ordini dei Medici e la Società di
Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva: “Se lo squilibrio
tra necessità e risorse persiste, la precedenza per l’accesso ai
trattamenti intensivi va a chi potrà ottenere grazie ad essi un
concreto, accettabile e duraturo beneficio, applicando criteri
rigorosi, concorrenti e integrati, valutati caso per caso”.
I criteri esposti nel documento sono “la gravità del quadro
clinico, le comorbilità, lo stato funzionale pregresso,
l’impatto sulla persona dei potenziali effetti collaterali delle
cure intensive, la conoscenza di espressioni di volontà
precedenti nonché la stessa età biologica, la quale non può mai
assumere carattere prevalente”. Il documento ribadisce che anche
chi non viene trattato in terapia intensiva non può essere
abbandonato. (ANSA).
Fonte Ansa.it