Rose Villain è uno dei nomi
rivelazione del 2023. L’uscita del suo primo album Radio Gotham
(certificato oro), la hit estiva Fragole con Achille Lauro, il
nuovo singolo Io, me ed altri guai, il primo live show tutto
suo: a coronamento di un anno per lei ricco e soddisfacente, ora
è pronta a (ri)salire sul palco dell’Ariston – dove l’anno
scorso era stata ospite di Rosa Chemical nella serata delle
cover – in gara al festival di Sanremo con il brano Click Boom! “Mi piace pensare che questo sia un debutto, ho un brano che
mi rappresenta al 100% e sono entusiasta. Vorrei che il 6
febbraio fosse domani, l’attesa mi disturba, ma sono tranquilla
anche se intorno a me sono tutti agitati. Mi preoccupa solo la
stanchezza ma ho una voglia pazza di farmi conoscere da chi non
sa chi sono”, racconta perché il rischio che su 30 artisti in
gara qualcuno possa passare inosservato c’è. “Ma non sarò io. Di
me ci si accorgerà – afferma la 34enne milanese, sicura di sé -.
Non piacerò a tutti, ma voglio arrivare al cuore e creare più
connessioni possibili con il pubblico, in modo che possano
vedere un po’ di luccichio della mia arte. Un artista esiste
quando c’è qualcuno che lo ascolta”.
Le donne – sempre troppo poche – a Sanremo non hanno mai
avuto vita facile, e l’ultima vittoria di una cantante risale a
dieci anni fa, con Arisa nel 2014. “Essere donna può fare la
differenza. È evidente che qualcosa che non funziona ci sia. Mi
piacerebbe tanto che tornasse a vincere una di noi, e sono
curiosa di sentire i pezzi di Fiorella Mannoia e di Loredana
Bertè. Io intanto mi candido”, dice ridendo e seguendo il
consiglio dell’amico Achille Lauro, che quel palco lo ha
frequentato parecchio: “sii semplicemente te stessa, che non
sbagli”.
Intanto è pronta anche a pubblicare il suo nuovo album che
uscirà – non a caso – l’8 marzo, giornata internazionale della
donna. “Dopo aver esplorato la mia parte più oscura con Radio
Gotham, ora mi sento in un periodo di fioritura, come se fossi
una rosa sbocciata, e dunque si chiama Radio Sakura, come la
fioritura dei ciliegi in Giappone. Un disco nel quale mi metto a
nudo. È la musica migliore che ho fatto finora”.
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Fonte Ansa.it