“Non abbiamo fatto nulla di male.
Stavamo parlando, avevamo solo l’idea di condividere il dolore”:
Marina Davydova, dell’associazione Annaviva, racconta in questo
modo di quanto accaduto ieri ai giardini Anna Politkovskaja a
Milano, quando le persone arrivate per commemorare Alexei
Navalny e lasciare un fiore sono state identificate. Cosa che ha
creato polemiche.
“Siamo rimasti stupefatti, noi e anche gli italiani che si
sono sentiti come in Russia e i russi – ha osservato – si sono
spaventati tantissimo. Sono persone che in Russia sono scappate
dal regime.
“Ci siamo riuniti per commemorare Navalny, non era una
manifestazione. Volevamo solo lasciare una foto o un fiore. Una
decina di persone in silenzio. Quando siamo arrivati – ha
aggiunto Davydova – c’era già personale in borghese che ci stava
aspettando. Dopo un po’ hanno chiesto a tutti di identificarsi.
Non abbiamo dato loro motivo. Si sono avvicinati a ciascuno che
arrivava e hanno chiesto documento e residenza, cosa che ci ha
lasciato perplessi per il fatto in sé, non per i modi, perché
non abbiamo fatto nulla di male: volevamo solo commemorare
Navalny”.
Questa sera, sempre a Milano, in piazza Scala alle 19 è
previsto un presidio per Navalny. “Scenderemo in Piazza della
Scala per ricordare Alexey Navalny. Portate torce, lumini o
qualsiasi altra cosa sicura per la gente attorno. Navalny è vivo
nei nostri cuori!” è l’invito pubblicato sulla pagina Facebook
della Comunità dei russi liberi.
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Fonte Ansa.it