Piazza Affari resiste in territorio
positivo al passaggio di metà seduta, con l’indice Ftse Mib in
rialzo dello 0,1% e il differenziale tra Btp e Bund decennali
tedeschi a 132 punti, con il rendimento annuo italiano in
ribasso di 2,9 punti al 3,58% e quello tedesco di 4 punti al
2,26%.
Gli acquisti si concentrano su Iveco (+5,48%)su ipotesi di un
interesse di Leonardo (-0,43%) per la divisione veicoli
militari. Corre anche Tim (+2,46%), salita fino al 7%, che
rimbalza dopo lo scivolone della vigilia in concomitanza con il
Piano Industriale. In luce Saipem (+1,95%) insieme a Maire
(+2%), quest’ultima dopo una commessa in Algeria da oltre 1
miliardo di euro. Seguono Cucinelli (+1,26%), Unipol (+1%),
Ferrari (+0,81%) ed Eni (+0,66%). Scivolone di Azimut (-6%), all’indomani dei conti, con un
utile di 454 milioni e la conferma delle stime di 500 milioni di
risultato netto per l’anno in corso, che hanno però deluso gli
analisti. In calo anche Erg (-1,61%), Unicredit (-1,51%), che ha
completato la prima tranche del riacquisto di titoli annunciato
lo scorso ottobre, con oltre 95,99 milioni di pezzi raccolti.
Debole pure Mps (-1,24%), mentre si mantengono sopra la parità
Intesa (+0,1%), Bper (+0,16%) e Banco Bpm (+0,25%). Tra i titoli
a minor capitalizzazione effetto conti su Italmobiliare
(+10,82%) e Amplifon (+2,84%). Acquisti anche su Bioera (+4,41%)
e Pininfarina (+2,58%), deboli invece Sogefi (-3,92%), Immsi
(-3,31%) e Technoprobe (-3%).
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Fonte Ansa.it