Chiusura in rialzo per le
principali borse di Asia e Pacifico nell’avvio della settimana
in cui le banche centrali di Giappone, Usa e Regno Unito
decideranno sui tassi d’interesse. Meglio delle stime gli ordini
di macchinari
in Giappone, calati su base annua del 10,9% contro l’11,2%
atteso in gennaio, mentre nella mattinata è attesa l’inflazione
nell’Eurozona in seconda lettura.
Tokyo ha guadagnato il 2,67%, Shanghai lo 0,99%, Taiwan l’1%,
Seul lo 0,71% e Sidney lo 0,07%. Ancora aperte Hong Kong
(+0,2%), Mumbai (+0,17%) e Singapore -0,01%). Positivi i future
sull’Europa e sui listini Usa.
A spingere la piazza di Tokyo il rialzo del dollaro a 149,16
yen, in vista di un possibile rialzo dei tassi da -0,1% a zero da parte della BoJ mercoledì 19 marzo. In rialzo l’euro a 1,08
dollari, stabile la sterlina a 1,27 dollari. In rialzo il
greggio (Wti +0,6% a 81,55 dollari al barile) e il gas naturale
(+4,53% a 28,25 euro al MWh), mentre cedono l’oro (-0,87% a
2.150 dollari l’oncia) e l’acciaio (-0,86% a 3.474 dollari la
tonnellata). Prosegue il calo del differenziale tra Btp e Bund
decennali tedeschi, che scende a 123,7 punti, con il rendimento
annuo italiano in calo di 1,9 punti al 3,67% e quello tedesco di
0,4 punti al 2,34%.
Sulla piazza di Tokyo brillanti i produttori di
semiconduttori Lasertec (+6,01%), Screen Holdings (+4,35%) e
Tokyo Electron (+3,76%). Acquisti sui grandi esportatori di
auto, come Honda (+2,69%) e Toyota (+2,26%) e di elettronica, da
Canon (+1,6%) a Sony (+2,03%), Nikon (+2,5%) e Sharp (+2,73%).
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