Corteo di Libera a Roma per la
29esima Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle
vittime innocenti delle mafie. Sullo striscione di testa si
legge “Roma città libera”, lo slogan scelto per questa edizione
che evoca il film “Roma città aperta”. Alle casse è risuonato il
brano “A bocca chiusa” di Daniele Silvestri mentre il corteo
percorreva via Merulana, dove poco dopo sono stati letti i nomi
di tutte le vittime di mafia uccise in Italia.
“Studenti contro le mafie” recita lo striscione delle
associazioni di studenti. Presenti al corteo, tra gli altri, il
presidente di Libera Don Ciotti, il sindaco di Roma, Roberto
Gualtieri, il prefetto di Roma Lamberto Giannini, il sindaco di
Bari, Antonio De Caro, il segretario generale della Cgil,
Maurizio Landini, il leader del M5s Giuseppe Conte, la
segretaria del Pd, Elly Schlein e il segretario di Sinistra
Italiana, Nicola Fratoianni.
Il corteo, partito da piazza dell’Esquilino, si è concluso al
Circo Massimo. Tanti alla manifestazione tra familiari delle
vittime di mafia, studentesse e studenti di elementari, medie,
liceo e università, sindaci, leader politici, sindacati,
sacerdoti. Sul palco al Circo Massimo, prima dell’intervento
conclusivo di don Ciotti, sono stati letti i nomi delle oltre
mille persone innocenti uccise dalle mafie. A elencarli, tra gli
altri, con il canone di Pachelbel in sottofondo, anche
Gualtieri, Decaro, Conte e Schlein.
“Due parole ci hanno accompagnato in questi 29 anni: memoria
e impegno. Perché non c’è memoria vera se non c’è un impegno
nella continuità, nella condivisione, nella corresponsabilità.
Dobbiamo raccogliere e custodire le memorie dei vostri cari,
sentirli qui dentro, sentire rinascere quelle memorie finite
nell’oblio e trasformarle in pungolo, responsabilità”, ha detto
Don Ciotti nel suo intervento preceduto da un minuto di
silenzio.
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Fonte Ansa.it