“L’esercito russo ha lanciato nella
notte il più grande attacco alle strutture energetiche ucraine
dallo scorso anno”, ha dichiarato sui social il ministro
dell’Energia Herman Galushchenko, come riportano i media di
Kiev.
“L’obiettivo non è solo danneggiare, ma riprovare come l’anno
scorso, a causare un crollo del sistema energetico del Paese.
Sono stati colpiti e danneggiati nelle regioni orientali,
nord-orientali e centrali gli impianti di produzione di energia,
a sistemi di trasmissione e distribuzione. Ci sono blackout in
diverse regioni. E’ stata una notte difficile”, ha detto.
La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa,
è sull’orlo del blackout: durante un attacco missilistico russo
nelle prime ore del mattino la linea aerea esterna che collega
la centrale con il sistema energetico unificato dell’Ucraina è
stata disconnessa. Lo riporta la società per l’energia atomica
di Kiev Energoatom, citata dai media ucraini. “Una situazione
del genere è estremamente pericolosa e minaccia una situazione
di emergenza. Se l’ultima linea di comunicazione con la rete
elettrica viene interrotta, la centrale si troverà in un altro
blackout”, ha dichiarato Petro Kotin, capo di Energoatom.
Il capo del dipartimento di polizia Ivan Fedorov ha
dichiarato che in poche ore l’esercito russo ha sparato quasi 20
missili contro infrastrutture civili a Zaporizhzhia, in Ucraina
sud-orientale: “Secondo le prime informazioni ci sono un morto e
otto feriti. Le infrastrutture sono state distrutte o
danneggiate e il traffico presso la diga idroelettrica è stato
bloccato”, ha dichiarato. Lo riporta Rbc-Ukraine. Sono state
colpite dieci case private e più di 35 condomini a più piani
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Fonte Ansa.it