“Le risorse che potranno essere
ottenute dalla realizzazione dell’operazione dipenderanno
dall’ammontare della quota che sarà collocata sul mercato.
Laddove si procedesse alla cessione dell’intera partecipazione
direttamente detenuta dal Mef, ferme rimanendo le valutazioni
che potranno essere effettuate in merito al mantenimento della
partecipazione pubblica maggioritaria nel capitale, il
controvalore desunto sulla base dei più recenti dati di mercato
disponibili potrebbe ammontare a circa 4,4 miliardi”. Lo ha
detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in audizione
sull’alienazione di una quota di Poste.
“L’operazione di dismissione rappresentata nel Dpcm
attualmente all’esame del Parlamento – ha aggiunto – deve essere
considerata una cornice che individua un valore minimo della
partecipazione dello Stato, che potrà essere raggiunto
progressivamente e in più fasi, in modo da salvaguardare il
controllo strategico pubblico su questo asset”.
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Fonte Ansa.it