Al 31 dicembre 2023, il numero di
imprese straniere iscritte al Registro Imprese delle Camere di
Commercio è pari a 659.709, l’11% delle imprese in Italia.
Rispetto a dicembre 2022 l’aumento è stato del 2%, un dato che
consolida il trend crescente dell’ultimo quinquennio (+7%
rispetto al 2019).
A Viterbo, Torino e Cremona i romeni. I Cinesi, invece,
preferiscono Prato, Fermo e Firenze. Sono queste le province che
mostrano la maggiore incidenza di titolari d’impresa stranieri
delle tre comunità più numerose nel nostro Paese, alle quali
appartiene il 34% delle imprese individuali non italiane. Gli
imprenditori provenienti da Marocco, Romania e Cina mostrano
anche chiare preferenze nei settori di operatività.
Questi alcuni elementi che emergono dalla lettura dei dati
sulle imprese di stranieri in Italia, elaborati da
Unioncamere/InfoCamere nell’ambito di Futurae, Programma Imprese
Migranti, promosso dal ministero del Lavoro.
“Il contributo che viene all’economia italiana
dall’imprenditoria straniera è ancora più apprezzato e
necessario visto l’andamento demografico del nostro Paese, un
problema a cui non c’è soluzione nel breve periodo”, sottolinea
il presidente di Unioncamere, Andrea Prete.
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