Il ministro per la Pubblica
amministrazione, Paolo Zangrillo, ha firmato i decreti che
individuano le associazioni professionali a carattere sindacale
rappresentative del personale delle Forze armate (Esercito,
Marina e Aeronautica) e delle Forze di polizia ad ordinamento
militare (Arma dei Carabinieri e Guardia di finanza).
“Con questi due provvedimenti, inviati ora agli organi di
controllo e presto in Gazzetta ufficiale, rispettiamo l’impegno
di avviare quanto prima il percorso del rinnovo contrattuale del
comparto sicurezza-difesa, di fondamentale importanza
nell’attuale contesto internazionale in cui viviamo”, commenta
Zangrillo, che ringrazia per il lavoro congiunto il ministro
della Difesa, Giudo Crosetto, e il ministro dell’Economia e
delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.
“La sicurezza – afferma – è un bene ad alto valore sociale.
Vogliamo che i lavoratori di questo settore continuino a
svolgere al meglio le proprie attività al servizio dei
cittadini, per una Italia più sicura e, quindi, più efficiente”.
I due decreti, spiega una nota, hanno origine, in
particolare, dalla legge n.46 del 2022 che, in seguito ad una
sentenza della Corte costituzionale, sancisce per la prima volta
la liceità delle associazioni sindacali. Fino a quel momento, il
Codice dell’ordinamento militare non ammetteva tale possibilità,
per ragioni storiche e politiche, riconoscendo soltanto le
associazioni rappresentative facenti parte istituzionalmente
dell’organizzazione militare, Cocer, Cobar e Coir che ora invece
cessano dalle loro funzioni.
La presenza di associazioni sindacali, ora prevista ex lege
anche per Forze armate e corpi di polizia che rimangono
pienamente militari, è un cambiamento significativo: il mondo
militare segue, quasi cinquant’anni dopo, quello delle Polizie
ad ordinamento civile, per le quali la ‘lunga marcia’ verso la
sindacalizzazione si è conclusa all’inizio degli anni Ottanta”.
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Fonte Ansa.it