“Le situazioni indefinite e le
proroghe rischiano di frenare il rilancio del sistema delle
Fondazioni lirico-sinfoniche”: il sottosegretario alla Cultura
Gianmarco Mazzi ha replicato in questo modo alla proposta fatta
dal sindaco di Milano Giuseppe Sala durante il cda della Scala
di prorogare per un anno l’attuale sovrintendente Dominique
Meyer e il direttore musicale Riccardo Chailly. “Valuteremo
degli approfondimenti tecnici da effettuare nell’esercizio dei
poteri di vigilanza” ha aggiunto.
“Siamo molto rispettosi delle prerogative del consiglio di
amministrazione del Teatro alla Scala e delle aspettative della
città di Milano”, ha premesso Mazzi sottolineando che la Scala “è un orgoglio della nazione, un vanto per Milano e
un’eccellenza italiana ed è per questo che lo sosteniamo con
determinazione”.
Il sostegno del biennio 2023/2024, ha ricordato, si è
tradotto in un finanziamento da parte del ministero della
Cultura di circa 83 milioni di euro. “Queste sono le certezze
che forniamo ai lavoratori della Scala e non dipendono dalle
nomine – ha osservato il sottosegretario – che, per loro natura,
sono soggette a scadenza. Un mandato ha un termine, proprio per
favorire il ricambio e il rinnovamento, e prescinde dalla
valutazione sul lavoro svolto. Ci stiamo adoperando molto per
l’Opera e per infondere al settore una nuova dinamicità, ma le
situazioni indefinite e le proroghe rischiano di frenare il
rilancio del sistema delle fondazioni lirico-sinfoniche”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Fonte Ansa.it