“La storia insegna che la politica
può originare i conflitti, sostituendo alla coltivazione
dell’odio la cooperazione, affermando il primato del diritto
sulla forza, per giungere finalmente a rendere concretamente
vissuto il principio di fraternità”. Lo ha affermato il
presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell’incontro al
Quirinale con una delegazione del World Meeting on Human
Fraternity #BeHuman. “Molti di voi, attraverso scelte e gesti compiuti in aree di
conflitto o di grandi difficoltà, dimostrano con l’esempio della
vita che persino quando il dialogo si interrompe e i rapporti
degenerano fino a divenire scontri, il senso di umanità che
unisce è più forte del dolore che divide. Il mondo ha bisogno di
pace, e la pace è sempre il frutto anzitutto di una scelta
personale, che si riversa nella vita sociale e si rinnova nel
tempo”, ha aggiunto il capo dello Stato, ricordando che “nell’articolo 11 della Costituzione italiana si legge che
l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà
degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali”. Qualche anno prima, ha rimarcato
ancora Mattarella, la Carta delle Nazioni Unite “aveva esortato
a promuovere progresso sociale e più ampia libertà. Dunque, ai
massimi livelli è stata sovente enunciata l’aspirazione alla
pace e il dovere di perseguirla e di difenderla: è una scelta
che ha permesso di educare intere generazioni alla cultura della
pace che voi promuovete”.
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Fonte Ansa.it