Andò, con L’abbaglio racconto i Mille tra comicità e dramma

“Mentre facevo La stranezza avevo
già in mente di fare questo film d’avventura riproponendo la stessa trilogia attoriale e dove si mescolano dramma e
comicità una cosa congeniale per me in questo momento della
vita”.
    Così Roberto Andò oggi a Cannes racconta L’abbaglio, film
sull’impresa dei Mille nel 1860 attualmente in lavorazione in
Sicilia.
    “Quello è stato un periodo di storia talmente cruciale, denso,
dove si muovono idealità pure, basta leggere le cronache
dell’epoca. C’era allora – dice ancora il regista – un
entusiasmo interessato da parte di questi ragazzi che molto
spesso erano musicisti, artisti. E poi si vede anche come
Garibaldi si trovi allora costretto a far passare dei
compromessi, una cosa che purtroppo anticipa l’oggi”.
    Comunque si tratta di una mega produzione di 18 mln che vede
unite Medusa e Rai Cinema conTramp Limited e Bibi Film in
collaborazione con Netflix e, infine, prodotto da Angelo
Barbagallo e Attilio De Razza.
    Il film sarà distribuito nelle sale da 01 Distribution il 16
gennaio mentre in tv arriverà prima su Mediaset e poi sulla Rai.
    Questa la trama: Garibaldi inizia da Quarto l’avventura dei
Mille circondato da giovani idealisti giunti da tutta Italia e
da un fedele gruppo di ufficiali, tra i quali il colonnello
palermitano Vincenzo Giordano Orsini (Toni Servillo).
    Tra militi reclutati ci sono anche due siciliani: Domenico
Tricò, contadino emigrato al Nord, e Rosario Spitale,
illusionista. Sbarcati in Sicilia, a Marsala, i Mille scoprono
come l’esercito borbonico abbia un’enorme preponderanza
numerica. Garibaldi escogita così un piano ingegnoso affidando
una manovra diversiva al colonnello Orsini che si rivela
vincente.
   

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Fonte Ansa.it

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