Gruppo armato spara vicino all’ambasciata Usa di Beirut

Un gruppo di uomini armati ha
aperto il fuoco vicino all’ambasciata americana a Beirut, in
Libano. Lo riferisce il Jerusalem Post citando i media arabi.
    Un uomo siriano è stato arrestato dopo la sparatoria vicino
all’ambasciata statunitense a Beirut: lo ha dichiarato
l’esercito libanese, mentre la missione diplomatica ha affermato
che il suo personale è al sicuro.
    L’ambasciata, nel sobborgo settentrionale di Awkar, “è stata
oggetto di spari da parte di una persona di nazionalità
siriana”, ha detto l’esercito in una dichiarazione su X. “Il
personale dell’esercito schierato nell’area ha risposto alle
fonti di fuoco, ferendo il tiratore”, si legge nel comunicato,
aggiungendo che “è stato arrestato e trasportato in ospedale”.
    L’esercito ha dichiarato che sta indagando sull’incidente.
    Nel settembre dello scorso anno, un uomo armato ha aperto il
fuoco nell’ambasciata statunitense, senza causare vittime. La
polizia libanese ha sostenuto che a sparare sia stato un
fattorino in cerca di vendetta per l’umiliazione subita da parte
del personale di sicurezza. La sparatoria ha coinciso con
l’anniversario di un attentato dinamitardo avvenuto nel 1984
davanti alla sede dell’ambasciata statunitense a Beirut, che gli
Stati Uniti hanno attribuito agli Hezbollah, sostenuti
dall’Iran.
    Le missioni diplomatiche e militari statunitensi in Libano
sono state attaccate in diverse occasioni durante la guerra
civile del 1975-1990, quando i fondamentalisti islamici hanno
anche preso diversi ostaggi statunitensi. L’ambasciata si è
trasferita ad Awkar dopo essere stata colpita da un attacco
suicida nell’aprile 1983 che ha ucciso 63 persone.
   

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Fonte Ansa.it

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