A quasi un anno dall’implosione del sottomarino Titan, il miliardario americano Larry Connor ha lanciato una nuova sfida volta all’esplorazione privata dei resti sommersi del Titanic, il celebre transatlantico affondato a largo delle coste canadesi dopo l’urto con un iceberg nella notte del 14 aprile 1912.
Connor, noto per le sue avventure nelle profondità marine, collaborerà con Patrick Lahey, co-fondatore di Triton Submarines, per raggiungere i circa 3.800 metri di profondità dove giace il relitto della nave britannica. Il tutto avverrà grazie l’utilizzo di un mezzo anfibio lussuoso e moderno, pensato per i facoltosi ospiti che vorranno vedere da vicino un pezzo di storia del Novecento.
Imparare dagli errori. Il nuovo sottomarino si chiamerà Triton 4000/2 Abyssal Explorer e sarà realizzato seguendo i più alti standard tecnologici e di sicurezza. Lahey, d’altronde, era stato molto critico verso l’approccio seguito dalla OceanGate (Società specializzata nel noleggio di sommergibili a uso turistico), sottolineando l’importanza di una progettazione rigorosa e di certificazioni adeguate.
Per questo motivo, gli ingegneri della Triton Submarines hanno studiato a fondo l’incidente del Titan, nel quale hanno perso la vita tutti e cinque i passeggeri, facendo tesoro degli errori che hanno portato alla tragedia.
Concetto innovativo. La struttura dei due mezzi anfibi è diversa per molti aspetti: quello più evidente è la futuristica sfera realizzata in materiale acrilico, ricavata da un singolo pezzo, una novità tecnica che dovrebbe permettere agli ospiti del Triton di godere di una visione panoramica senza distorsioni ottiche, garantendo anche più robustezza rispetto alle soluzioni più tradizionali. Il nome stesso, poi, offre un indizio sui limiti esplorativi del nuovo natante, ossia 4.000 metri di profondità, poco più dei 3.800 necessari per raggiungere il Titanic.
Evoluzione tecnologica. Non sono i numeri, infatti, a spaventare l’azienda di Lahey, che in passato ha già stabilito record significativi arrivando sul fondo della Fossa delle Marianne (a quasi 11 km di profondità nell’Oceano Pacifico) e superando così un notevole traguardo nell’ingegneria subacquea. Il Triton 4000/2 Abyssal Explorer rappresenta l’apice dell’evoluzione tecnologica, abbinando una batteria da 40 kWh, che assicura fino a 12 ore di autonomia, a quattro propulsori elettrici principali e quattro ausiliari, ciascuno con una potenza di 5,5 kW.
Queste caratteristiche, insieme alla trasparenza e alla resistenza della sfera acrilica, dovrebbero offrire ai passeggeri un’esperienza unica e sicura, considerando anche che il nuovo mezzo – il cui costo di produzione è stimato attorno ai 20 milioni di dollari per esemplare – non sarà destinato a viaggi commerciali frequenti come quelli proposti dalla OceanGate, ma a missioni specifiche.
Sicurezza. Il progetto di Connor e Lahey mira a rilanciare l’interesse per l’esplorazione subacquea privata, un settore duramente colpito dai fatti dello scorso anno. La speranza dei due soci è che, dimostrando l’affidabilità del Triton, si possa ripristinare la fiducia degli appassionati del settore. Dal successo di questa missione potrebbe dipendere il futuro dell’esplorazione subacquea privata.
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Fonte Focus.it