Nel suo intervento alla cerimonia di
insediamento come presidente del colosso energetico brasiliano
Petrobras – a cui ha partecipato anche il presidente Luiz Inacio
Lula da Silva -, Magda Chambriard ha evidenziato la necessità di
andare avanti con la ricerca del petrolio nelle acque profonde
nel Margine equatoriale, al largo dell’Amazzonia.
Sulla stessa linea si è espresso il ministro delle Miniere e
dell’Energia, Alexandre Silveira. Si legge in una nota di
Petrobras.
“È essenziale sviluppare le nostre frontiere esplorative,
come quelle del Margine Equatoriale e del Brasile meridionale,
sempre nel rispetto di rigorosi standard di sicurezza,
nell’assoluta osservanza della legislazione ambientale e dei
processi di autorizzazione”, ha affermato Chambriard.
Anche Silveira ha auspicato che si trovi una soluzione
attraverso il dialogo per l’autorizzazione del progetto di acque
profonde di Petrobras in Amapá. “L’esplorazione del Margine
Equatoriale – ha dichiarato il ministro – è una questione di
sovranità nazionale e di responsabilità nei confronti dei
brasiliani, sarà un percorso che seguiremo in modo
ecologicamente sicuro per realizzare il potenziale della
pluralità delle nostre ricchezze verso l’indipendenza
energetica”.
La compagnia petrolifera statale Petrobras sta cercando di
ottenere una licenza ambientale per perforare nel cosiddetto
blocco 59, che si trova a 500 chilometri dalla foce del Rio
delle Amazzoni, in un’area con specie in via di estinzione e
barriere coralline scoperte di recente.
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Fonte Ansa.it