‘Il no dopo 20 secondi’, assolto da violenza in appello

Venti secondi per reagire a una
violenza sessuale. Troppi per i giudici del tribunale della
Corte d’Appello di Milano che hanno assolto anche in secondo
grado, confermando la sentenza pronunciata dal tribunale di
Busto Arsizio (Varese) nel 2022, l’ex sindacalista Cisl
Raffaele Meola in servizio a Malpensa all’epoca dei fatti. Meola
era accusato di violenza sessuale nei confronti di una hostess
che a lui si era rivolto nel marzo 2018 per una vertenza
sindacale.
    La Corte d’Appello di Milano ha rigettato il ricorso
presentato dalla Procura (il pm di Busto Martina Melita
all’epoca aveva chiesto due anni) e da Maria Teresa Manente,
responsabile dell’ufficio legale dell’associazione Differenza
Donna a cui la donna si era rivolta. La seconda assoluzione,
così come accaduto in primo grado, ha sollevato l’indignazione
di Manente: “Faremo ricorso in Cassazione – ha assicurato –
perché questa sentenza ci riporta indietro di 30 anni e rinnega
tutta la giurisprudenza di Cassazione che da oltre dieci anni
afferma che un atto sessuale, compiuto in maniera repentina,
subdola, improvvisa senza accertarsi del consenso della donna è
reato di violenza sessuale e come tale va giudicato”.
    In primo grado il presidente del collegio Nicoletta Guerrero
spiegò, dopo il verdetto di assoluzione, che “la vittima è stata
creduta” ma che non era stata raggiunta la prova in dibattimento
su quanto denunciato dalla hostess.
   

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Fonte Ansa.it

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