Il fronte del no all’autonomia
differenziata sta per mobilitare anche cinque Regioni che entro
il mese dovrebbero formalizzare la richiesta di referendum
contro la riforma: Campania (domani), Emilia Romagna (martedì) e
poi Sardegna, Puglia e Toscana. A poche ore dal voto campano,
per aggirare l’ostacolo della possibile inammissibilità – che i
promotori comunque ritengono improbabile – insieme al quesito
abrogativo tout court, si sta consolidando l’ipotesi di un
secondo quesito che andrebbe ad incidere in modo selettivo su
alcuni contenuti della norma e sui Lep (i livelli essenziali di
prestazione). Se la vulgata principale in ambienti Pd è che ci
saranno due quesiti, l’abrogativo tout court e uno parziale, il
M5s in giornata ha chiesto ufficialmente che ne siano aggiunti
altri tre. A questo, infatti, punterebbero gli emendamenti già
depositati dal Movimento in Campania. Entro domani andrà trovata
una sintesi.
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