Lo scorso maggio il debito delle
amministrazioni pubbliche è aumentato di 13,3 miliardi rispetto
al mese precedente, risultando pari a 2.918,9 miliardi,
avvicinandosi verso la soglia dei 3.000 miliardi. E’ quanto
emerge dai dati del Bollettino “Fabbisogno e Debito” di
Bankitalia. L’aumento è dovuto al fabbisogno delle
amministrazioni pubbliche (11,5 miliardi) e all’effetto degli
scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della
rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della
variazione dei tassi di cambio (2,1 miliardi). In senso opposto
la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (0,3
miliardi, a 31,9).
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