Sbarra, ‘Stellantis non può tirare troppo la corda’

“Io penso che sia venuto il tempo
che Stellantis presenti un serio progetto industriale e indichi
chiaramente quali investimenti, quali nuovi modelli, quali
garanzie sotto il profilo produttivo e occupazionale. Non si può
tirare troppo la corda”. Lo ha detto, in un punto stampa al
Meeting di Rimini, il segretario generale della Cisl, Luigi
Sbarra.
    “Mi permetto di dire – aggiunge – e so di suscitare qualche
irritazione, se Tavares pensasse ad una strategia industriale di
Stellantis in Italia, in Europa e nel mondo, pensasse un po’ di
meno alle sue retribuzioni e ai suoi compensi farebbe cosa
veramente gradita alle persone”.
    Sul fronte Stellantis, “siamo sempre pronti a un lavoro
comune ove ci fosse l’intenzione di accrescere la produzione in
Italia”. Lo ha detto, in una intervista a ‘ilSussidiario.net’,
in occasione della sua
presenza al Meeting di Rimini, il ministro delle Imprese e del
Made in Italy, Adolfo Urso.
    “Stellantis – osserva – ha presentato un piano Italia che
prevede di raggiungere il milione di veicoli come avevamo
concordato con Tavares nel primo incontro, oltre un anno fa. Ma
nel frattempo riceviamo segnali negativi sul fronte della
produzione e del ricorso alla cassa integrazione e non abbiamo
ancora risposte sul destino della gigafactory a Termoli per la
quale sono state impegnate risorse del Pnrr. Peraltro –
sottolinea Urso – segnali negativi arrivano persino dagli Stati
Uniti. Siamo però sempre pronti a un lavoro comune ove ci fosse
l’intenzione di accrescere la produzione in Italia”.
    Quanto alla remunerazione dell’ad Carlos Tavares e gli alti
dividendi degli azionisti, “nel mio intervento ai 125 anni della
Fiat – ho ricordato che la nostra Costituzione, all’articolo 1,
prevede che la Repubblica italiana è “fondata sul lavoro”. Ho
aggiunto che “il profitto è legittimo, ma non ad ogni costo. Ci
aspettiamo che Stellantis si assuma la responsabilità sociale di
rilanciare l’automotive in Italia”.
    Sul progetto di Stellantis di assemblare in Polonia i modelli
Leapmotor, infine, “il prossimo piano incentivi sarà
espressamente limitato ad auto con componenti europee, quindi
italiane – chiosa Urso -: mi auguro che Stellantis, come altre
case produttrici, premi la componentistica nazionale,
straordinaria forza del Made in Italy”.
   

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Fonte Ansa.it

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