Come settare l’HDR sulla TV

Uno degli acronimi più in voga negli ultimi anni, in fatto di qualità video su smart TV e dispaly (per PC, Mac o anche smartphone), è senza dubbio HDR: High Dynamic Range. Considerata una delle tecnologie che più fanno la differenza nella riproduzione dei colori delle immagini, l’HDR consiste nell’aumentare la gamma cromatica tra il nero e il bianco, giocando soprattutto sull’esposizione e la luminosità ma applicando una serie di algoritmi mirati ad evitare la creazione di macchie e bruciature di colore o artefatti nell’immagine.

L’HDR, quindi, non è affatto una tecnologia semplice e, tra l’altro, non è neanche una sola tecnologia: ci sono diversi standard HDR e ci sono diverse implementazioni degli standard, in base soprattutto al produttore dello schermo. Ma, in generale, possiamo dire senza gran timore di smentita che attivando l’HDR (e in particolare l’HDR10+) la qualità delle immagini migliora in praticamente tutti i casi tipici di utilizzo di uno schermo perché la gamma cromatica viene espansa di parecchio e, in pratica, vediamo più colori contemporaneamente e l’immagine è più ricca.

In alcuni casi particolari, invece, è meglio disattivare l’HDR: ad esempio quando la fedeltà cromatica è importante, magari per apprezzare in pieno le scelte del direttore della fotografia di una grande produzione cinematografica.

Cosa serve per usare l’HDR

Una volta chiarito che l’HDR se c’è si vede, bisogna anche chiarire che per attivarlo non basta avere una TV compatibile con questa tecnologia. Il flusso video riprodotto, infatti, deve essere in HDR altrimenti non sarà possibile attivare l’High Dynamic Range. Nel caso dei dispositivi di streaming, come quelli di Apple, Roku e Amazon, tutti quelli di alta gamma (Apple TV 4K, Google Chromecast Ultra, Roku Ultra) supportano ormai l’HDR. Questa tecnologia, per fortuna, è sempre più diffusa quindi tra pochi anni potremo darla per scontata.

Anche se non usiamo un dispositivo di streaming esterno, però, non è detto che ciò che vogliamo vedere sia in HDR. Netflix, ad esempio, offre la tecnologia solo sui piani in Ultra HD, mentre Amazon Prime Video e Disney+ lo offrono per tutti i piani. Ma, comunque, non è ancora detto che il contenuto stesso sia in HDR. Insomma: l’HDR si attiva solo se il contenuto è codificato in HDR, viene trasmesso da un servizio che supporta l’HDR e riprodotto da un televisore che supporta l’HDR. Se anche uno degli anelli di questa catena viene a mancare, invece, non potremo sfruttare questa tecnologia.

Come usare l’HDR al meglio

televisore hdr

Una volta appurato che abbiamo tutto il necessario per goderci i nostri contenuti video preferiti in HDR, dobbiamo anche settare al meglio le impostazioni relative a questa tecnologia altrimenti non avremo la massima qualità disponibile. O, almeno, non in tutti i casi. Il problema, però, è che ogni produttore di smart TV offre ai suoi utenti impostazioni differenti per settare l’HDR e, in alcuni casi, non ne offre nessuna se non “acceso” e “spento”.

Su alcuni smart TV c’è la possibilità di settare l’HDR su “Dark”, “Normal” o “Bright”. Nel primo caso vengono amplificate le tonalità scure, nell’ultimo caso quelle chiare e con “Normal” la TV applica una amplificazione media su tutta la gamma cromatica. Ciò vuol dire che ci saranno alcuni contenuti che si vedranno meglio con una impostazione e altri per i quali sarà preferibile invece impostare un’altro tipo di HDR.

Nel caso dei videogiochi compatibili con l’HDR, invece, è spesso possibile regolare l’intervento di questa tecnologia direttamente dal gioco, senza accedere al menu della televisione. Ciò è possibile perché i frame dei videogiochi vengono calcolati in tempo reale, quindi l’algoritmo HDR è regolabile prima di inviare il segnale alla TV.

Quando disattivare l’HDR

video hdr

Come tutte le tecnologie, anche l’HDR non è perfetto. Ci sono casi, per fortuna pochi, in cui attivarlo non porta alcun vantaggio tangibile alla qualità delle immagini. Altri casi in cui, addirittura, le immagini peggiorano con l’HDR attivato. Ciò può dipendere sia dal contenuto originale, sul quale non è stato fatto un buon lavoro tecnico affinché i colori rendessero di più con l’HDR attivato, sia da un “conflitto” tra il contenuto e il televisore sul quale viene riprodotto. In casi del genere, quindi, la qualità delle immagini può peggiorare su alcuni televisori quando si attiva l’HDR e migliorare su altri televisori.

Ciò vuol dire, in pratica, che l’HDR non va considerato come una tecnologia miracolosa ma come uno strumento in più a disposizione dell’utente per migliorare la qualità del video, soprattutto in fatto di colori. Fare diversi tentativi con diverse impostazioni è utile per trovare la qualità ideale, anche in base ai nostri gusti (non a tutti piace vedere colori molto saturi), tenendo però presente che spegnere l’HDR è una opzione da tenere comunque in considerazione.

Fonte Fastweb.it

Calendario Notizie

Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930