Messico, 15 morti per la guerra interna del cartello di Sinaloa

Un totale di 14 fascicoli
d’inchiesta aperti e 15 morti. È questo l’ultimo bilancio della
violenta guerra iniziata lunedì tra i Chapitos e i Mayos, le due
fazioni in cui si è spaccato il cartello di Sinaloa e facenti
capo, rispettivamente, al “Chapo” Guzmán e al “Mayo” Zambada,
entrambi detenuti negli Stati Uniti.
    A confermarlo ai media locali è stata la Procuratrice della
Repubblica, Claudia Zulema Sánchez. “Da lunedì ad oggi sono
stati registrati 15 omicidi”, ha dichiarato.
    Lo scorso 9 settembre, il governatore di Sinaloa Rocha Moya
era stato costretto a sospendere le lezioni in tutte le scuole e
università della capitale Culiacán e aveva chiesto rinforzi
militari a Città del Messico per garantire la sicurezza dei
cittadini.
    Oggi sono stati recuperati due cadaveri, uno dei quali
decapitato e con segni di tortura in diverse parti del corpo nei
pressi del Parco 87, una nota zona verde di Culiacán dotata di
attrazioni tra cui scivoli, piscine e un ‘giardino della pace’.
   
   

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Fonte Ansa.it

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