(ANSA) – CATANZARO, 27 NOV – Un cittadino italiano residente
in provincia di Cosenza è stato arrestato dalla Polizia in
esecuzione di un’ordinanza del gip su richiesta della Dda di
Catanzaro, per auto-addestramento ad attività con finalità di
terrorismo anche internazionale. Nel materiale informatico
sequestrato gli investigatori hanno trovato manuali di
istruzioni sulla realizzazione di ordigni, tutorial sulla
conduzione di operazioni terroristiche, documenti esplicativi
sull’auto addestramento per il compimento di attentati, nonché
video ed immagini cruente di esecuzioni dell’Isis, riviste
ufficiali delle agenzie mediatiche dell’Isis, Al Qaeda e altri
gruppi terroristici, oltre a documenti in lingua araba auto
prodotti dall’indagato.
Il provvedimento è scaturito da un’indagine, denominata “Miraggio”, condotta dalla Digos Distrettuale di Catanzaro e di
Cosenza, dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e
dal Servizio per il Contrasto all’Estremismo e Terrorismo
Esterno della Dcpp/Ucigos, diretta e coordinata dalla Direzione
distrettuale antimafia e antiterrorismo di Catanzaro con il
procuratore Nicola Gratteri, il procuratore aggiunto Vincenzo
Capomolla e il pm Graziella Viscomi. Gli accertamenti sono
iniziati in relazione alla segnalazione acquisita nell’ambito
della collaborazione internazionale, sulla condivisione, su una
piattaforma digitale di contenuti, in lingua araba, di
propaganda del terrorismo di matrice jihadista. Approfondimenti
investigativi, attività tecnico-informatiche intercettazioni
telematiche hanno portato la polizia a concentrare l’attenzione
sull’indagato. In particolare le intercettazioni telematiche
hanno fatto emergere come il soggetto disponesse di numerosi
account su piattaforme social (Telegram. Rocket Chat, Riot)
attraverso i quali partecipava a gruppi chiusi di connotazione
jihadista per accedere ai quali bisognava essere accreditati e
quindi ritenuti affidabili dagli amministratori dei canali. Il
quadro indiziario, secondo l’accusa, è stato confermato dalle
risultanze delle intercettazioni ambientali e telefoniche oltre
che dal contenuto del materiale sequestrato durante le indagini,
dispositivi telefonici e informatici, memorie Usb, documenti e
manoscritti. (ANSA).
Fonte Ansa.it