(ANSA) – LONDRA, DEC 1 – E’ da oggi operativo nel Regno Unito
l’annuciato sistema online riservato ai cittadini stranieri –
inclusi quelli di tutti i Paesi dell’ Ue, come l’Italia – che
dal primo gennaio, scaduto il periodo dello status quo della
transizione post divorzio, dovranno richiedere obbligatoriamente
un visto se vorranno sbarcare Oltremanica per motivi di lavoro.
Il governo Tory di Boris Johnson ha ribadito in queste ore che
il sistema sarà “semplice e flessibile”, ma comunque si tratta
di uno dei riflessi della stretta sull’immigrazione fatta
approvare nei mesi scorsi dallo stesso esecutivo in vista del
dopo Brexit: con la prevista fine della libertà di movimento
attraverso i confini europei e l’equiparazione delle regole
d’ingresso fra lavoratori del Vecchio Continente ed
extracomunitari.
Stando alla legge illustrata a suo tempo dalla ministra
dell’Interno, Priti Patel, e poi sottoposta al Parlamento di
Westminster, il flusso migratorio verso l’isola sarà regolato
dall’inizio del 2021 da un meccanismo a punti, analogo a quello
introdotto anni fa dall’Australia, in base al quale sarà
garantita la precedenza – a prescindere dall’origine europea o
meno – ai candidati lavoratori accreditati da un punteggio più
elevato in termini di qualità professionali, titoli di studio,
padronanza dell’inglese. Chi vorrà ottenere un visto
privilegiato da “lavoratore qualificato” – ricorda oggi la Bbc –
dovrà poter contare già in partenza su un’offerta d’impiego da
parte di un datore di lavoro basato nel Regno, con un salario
annuale minimo di 25.600 sterline (28.500 euro). Anche se il
governo Johnson ha delineato facilitazioni ad hoc per alcuni
settori (come la sanità e altri) più legati alla necessità
attuale di manodopera d’iportazione. (ANSA).
Fonte Ansa.it