(ANSA) – ROMA, 14 DIC – Attrice, cantautrice (candidata otto
volte ai Grammy), produttrice, attivista contro il razzismo (è
fra le voci delle proteste del Black Lives Matter), la violenza
e le discriminazioni di genere. Janelle Monae, classe 1985, come
giovane afroamericana, ha sempre unito arte e impegno sociale.
Un solco che prosegue come protagonista di Antebellum, il
thriller horror sociale di Gerard Bush e Christoper Renz al
debutto in Italia con Eagle Pictures su Amazon Prime Video il 14
dicembre.
E’ il viaggio da incubo tra presente e orrori del passato con
cui deve confrontarsi Veronica (Monae), autrice di libri di
successo ed attivista per i diritti civili degli afroamericani.
Specchiata nella sua realtà, quella parallela di una giovane
schiava, Eden, in una classica piantagione ottocentesca (si è
girato nei luoghi dove ne esisteva una reale, ndr) di proprietà
di Elizabeth (Jena Malone) e Jasper (Jack Huston) sotto il
controllo dello spietato Blake Denton (Eric Lange). Eden cerca
il modo di sopravvivere con gli altri compagni e le altre
compagne, fra le quali la ribelle Julia (Kiersey Clemons) a ogni
genere di violenze, sperando in una via di fuga. Nel cast, fra
gli altri, Gabourey Sidibe, Tongayi Chirisa e Lily Cowles. “Il passato, nelle parole di William Faulkner, non è mai
passato – spiega Janelle Monae nell’incontro via streaming con i
giornalisti -. Una cosa che Antebellum esplora è come sia tutto
connesso, come il passato influenzi l’oggi. Non si può non
pensare a come sia ancora viva in alcune forme la supremazia
bianca. Un razzismo sistemico nell’oggi che ha le sue radici
nell’ideologia che secoli fa ha portato al nostro rapimento
dall’Africa, per essere portati in America. Per questo è
importante non si dimentichi quel passato. Ora come risultato,
ancora non abbiamo la libertà di di fare jogging senza essere
uccisi, le donne nere ancora subiscono spropositati atti di
violenza. Cosa succede oggi è legato a come siamo arrivati qui.
Il film connette passato, presente e futuro”. Oggi “sono libera
ma so di esserlo grazie alla lotta dei miei antenati, ed è
qualcosa che voglio onorare”. (ANSA).
Fonte Ansa.it