(ANSA) – ROMA, 14 DIC – Apple stringe sulla privacy e obbliga
tutte le applicazioni – siano esse per computer Mac, iPhone,
iPad, Apple Watch o Apple Tv – a pubblicare un’etichetta che
chiarisce agli utenti quali loro dati vengono usati e in che
modo. La società californiana, sempre nell’ottica di
trasparenza, stasera ha anche aggiornato la sezione del suo sito
dedicata alla privacy, nonché l’informativa sulla privacy che
viene mostrata a chi usa i prodotti e i servizi della Mela.
Apple già dalla scorsa settimana ha iniziato a chiedere agli
sviluppatori di fornire le informazioni su trattamento dei dati,
dando il via al “nuovo corso” preannunciato alla conferenza
degli sviluppatori di giugno, e che prevede di fornire alle
persone una sintesi facilmente comprensibile sulle app, in modo
simile alla lista degli ingredienti sui prodotti del
supermercato, così da poter prendere decisioni informate. Si
tratta di un “programma ambizioso”, sottolinea Cupertino, che
descrive la privacy come un “diritto umano inalienabile”.
Nell’etichetta, che si chiama “informazioni sulla privacy” e
impiega nuove icone per semplificare la comprensione, ci sono
tre schede: i dati usati per tracciare l’utente, che collegano a
fini pubblicitari le informazioni sulla persona o sul
dispositivo raccolti da una app con le info raccolte da altre
app o siti; i dati collegati alla persona, riferiti all’account,
al dispositivo o all’identità come la cronologia di navigazione,
gli acquisti o la posizione; e i dati non collegati alla
persona.
“Non chiediamo agli sviluppatori di cambiare le app o il
business model, si tratta solo di dire agli utenti in modo
trasparente quali dati vengono raccolti”, evidenzia Apple
precisando che le regole si applicano anche a tutti i prodotti
della società.
Maggiori informazioni ai consumatori arrivano poi dalla nuova
sezione del sito sulla privacy dove, in ottemperanza al Gdpr, si
spiega anche in cosa consistono i dati personali, e si fa una
panoramica sulla tutela della riservatezza assicurata anche dai
prodotti Apple. Tra questi il browser Safari, che impedisce agli
inserzionisti di seguire l’internauta da un sito all’altro, e
le Mappe che non conservano la cronologia degli spostamenti.
(ANSA).
Fonte Ansa.it