(ANSA) – ROMA, 17 DIC – Gli smartphone di quasi un milione di
persone nel mondo hanno contribuito a velocizzare una ricerca
sul coronavirus. Si tratta dello studio su Covid-19 e
alimentazione condotto dall’Imperial College di Londra, che ha
terminato la Fase 1 in soli sei mesi grazie a DreamLab, una app
della Fondazione Vodafone che sfrutta la potenza di calcolo
degli smartphone per accelerare la ricerca in campo medico.
Grazie al calcolo distribuito, l’app permette a chiunque
abbia uno smartphone di dare il proprio contributo alla ricerca:
per farlo basta mettere in carica il telefono e donare la
potenza di calcolo mentre è inutilizzata, ad esempio di notte.
Da maggio 2019, DreamLab è disponibile anche in Italia a
sostegno di Fondazione AIRC e del progetto “Genoma in 3D”.
Il progetto dell’Imperial College combina algoritmi di
intelligenza artificiale e la potenza di calcolo degli
smartphone per accelerare la scoperta di nuovi componenti
anti-virali nei farmaci esistenti e aiutare l’identificazione di
molecole anti-virali negli alimenti. Fino a questo momento –
sottolinea Vodafone – quasi un milione di utenti in 17 Paesi ha
scelto di sostenere questo progetto.
Tra i primi risultati della ricerca c’è l’identificazione di
molecole con proprietà antivirali in alcuni alimenti come bacche
(ribes nero, mirtilli rossi e mirtilli), mele, arance, limoni,
cavoli, broccoli, cipolle, aglio, prezzemolo e fagioli. Lo
studio ha anche rilevato che farmaci come la simvastatina,
l’atorvastatina e la metformina potrebbero essere usati anche
contro il Covid-19.
In occasione di questo annuncio, Fondazione Vodafone ha
lanciato l’iniziativa social Pillow Recipes, per sensibilizzare
e promuovere l’utilizzo di DreamLab, con la partecipazione dello
chef Bruno Barbieri. (ANSA).
Fonte Ansa.it