(ANSA) – ROMA, 19 DIC – Schermi grandi e ad altissima
risoluzione, processori veloci e fotocamere sempre più
performanti, ma non solo: gli smartphone più belli e costosi
portati sul mercato in questo 2020 – perfetti da far trovare
sotto l’albero di Natale – puntano a rimpiazzare le videocamere
professionali, con nuove tecnologie per stabilizzare le immagini
che consentono riprese di qualità anche in movimento. A proporli
sono tutti i principali produttori di telefoni, da Apple a
Samsung, da Xiaomi a Huawei, passando per Oppo e Vivo.
In casa Apple l’iPhone 12 Pro Max – uno dei quattro melafonini
svelati in autunno – è senz’altro il migliore per la resa di
foto e video. Il dispositivo monta una tripla fotocamera
posteriore: ultra-grandangolo con apertura f/2,4 e campo visivo
di 120°, grandangolo con apertura f/1,6 e teleobiettivo f/2,2
che raggiunge uno zoom ottico 5x e digitale 12x. Nel sensore
principale la stabilizzazione ottica non è sulla lente, ma
direttamente sul sensore, e il pixel è più grande, da 1,7
micrometri, per catturare più luce e consentire un maggior
dettaglio anche di notte. In aggiunta c’è lo scanner LiDAR, che
si rivela utile nelle foto notturne migliorando l’autofocus. La
qualità nelle registrazioni video è elevatissima: HDR con Dolby
Vision fino a 60 frame al secondo. E per le foto c’è il formato
ProRaw, una via di mezzo tra il formato Raw che usano i
fotografi con una reflex – file non compressi che consentono la
massima libertà in fase di editing a livello di esposizione,
bilanciamento del bianco, colore – e i classici formati
compressi Jpg e Heif.
Se Apple ha stabilizzato il sensore, la cinese Vivo ha portato
sullo smartphone un supporto gimbal. Lo smartphone X51, con cui
l’azienda ha esordito in Europa, ha un innovativo sistema di
stabilizzazione meccanica dell’immagine pan-tilt, che permette
di catturare foto e video in modo stabile sia in movimento sia
in situazioni di scarsa illuminazione. Il sensore principale
della quadrupla fotocamera posteriore integra un modulo di
stabilizzazione modellato su un sistema cardanico professionale,
che si muove nella direzione opposta ai movimenti di scuotimento
fornendo una maggiore stabilità. Durante le riprese, se lo
smartphone si inclina, si muove o ruota, il giroscopio del
Gimbal Camera System è in grado di la direzione e lo spostamento
dell’oscillazione.
Anche Huawei, da anni all’avanguardia nella fotografia mobile
grazie alla partnership con Leica, ha deciso di migliorare le
riprese video. Il Mate 40 Pro ha incastonati sulla scocca un
sensore principale da 50 mp, un ultra grandangolo da 20 mp, un
teleobiettivo da 12 mp con zoom ottico 5x, ibrido 10x e digitale
50x, e un sensore tof, in un comparto fotografico che spicca
anche per i filmati. La Dual Cinema Camera include uno shooting
ratio da 3:2 in stile cinema, lo steady Shot aiuta a catturare
contenuti video in alta definizione, e l’XD Fusion HDR Engine
assicura un equilibrio nell’esposizione, anche in caso di
estremi contrasti di luce. Ulteriori novità sono la funzionalità
Tracking Shot e Story Creator, che offre effetti cinematografici
realistici. E’ inoltre possibile aggiungere in modo semplice
musica in sottofondo, filtri ed effetti.
La stabilizzazione dei video è un punto forte anche di Oppo,
che non riserva questa caratteristica al top di gamma. Il Reno4
è uno smartphone di fascia media che si propone come un
cameraphone, grazie alla stabilizzazione ottica del sensore
principale e alle tecnologe che supportano le riprese notturne.
Foto e video di qualità sono una caratteristica anche del
flagship Find X2 Pro, dotato di Ultra Steady Video Pro e Ultra
Steady Video. Consente di girare filmati grandangolari e fare
riprese non solo a risoluzione 4K 60fps, ma supporta anche la
registrazione di video HDR live.
Promette una qualità cinematografica il Note 20 di Samsung,
grazie all’alta risoluzione garantita dalla fotocamera 8k e al
formato di 21:9. La modalità Video Pro offre messa a fuoco,
audio, esposizione, strumenti di zoom e ripresa a 120 fps con
opzioni FHD. Si possono inoltre controllare le sorgenti audio
regolando il segnale e scegliendo tra i microfoni o le sorgenti
esterne, per avere la massima chiarezza dei suoni.
In scia c’è anche il Mi 10 Pro di Xiaomi, che vanta un sensore
principale da 108 megapixel e riprese video UHD in 8K 30fps. Sul
fronte software si può scegliere tra varie modalità video, tra
cui Portrait video, Color focus, ShootSteady, Vlog e Slow
Motion, che consentono di creare filmati di qualità in modo
facile. (ANSA).
Fonte Ansa.it