Dagli ori ai calchi, a Pompei riapre l’Antiquarium

(ANSA) – ROMA, 20 GEN – I gioielli e i dipinti della Casa del
bracciale d’oro, gli argenti del servizio da tavola ritrovato
anni fa a Moregine, il cratere in bronzo senza eguali di Giulio
Polibio. Ma anche la scritta a carboncino che ha spostato in
ottobre la data dell’eruzione, il “tesoro della fattucchiera”
con gli amuleti colorati ritrovati nella Casa col giardino,
persino i calchi dei due fuggitivi frutto degli scavi di qualche
mese fa nella villa di Civita Giuliana.
    Ad una settimana dalla prima riapertura al pubblico, Pompei
rilancia svelando il nuovo Antiquarium, ristrutturato e
trasformato in un vero e proprio museo della città, che ne
racconterà la storia, dall’epoca sannitica alla distruzione del
79 dopo Cristo. E nello stesso tempo ne esporrà i tesori più
preziosi insieme ad una gran parte delle scoperte più clamorose
degli ultimi scavi. L’inaugurazione è prevista per lunedì 25
gennaio. “Tanti pezzi iconici esposti nelle mostre in giro per
il mondo non erano in realtà a disposizione dei visitatori di
Pompei – spiega all’ANSA Luana Toniolo, funzionario archeologo
responsabile del nuovo Antiquarium – per ragioni di sicurezza
erano custoditi nei nostri depositi”. Ora invece tutte queste
meraviglie, ori, dipinti, statue, arredi, saranno a disposizione
dei visitatori, anima di un racconto che funzionerà come
un’eccezionale introduzione alla visita della città antica in un
percorso che si dipana lungo undici sale, supportato per chi
vuole da un “chat bot”, ovvero un assistente digitale, per farsi
un’idea delle tante diverse stagioni vissute nei secoli da
Pompei ancora prima che diventasse la grande città che
conosciamo, cristallizzata nel tempo dalla tragedia
dell’eruzione Per il direttore del parco, Massimo Osanna,
un’occasione assolutamente da non perdere: “Pompei ha finalmente
un museo, ed è unico” (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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