(ANSA) – ROMA, 31 GEN – “Perchè ho scelto mia madre per la
protagonista di La vita davanti a se’? Avevo la sua voce nella
testa mentre leggevo il romanzo di Romain Gary. Madame Rosa era
lei, con la sua storia”, dice Edoardo Ponti. Il film, un
originale Netflix prodotto da Palomar in collaborazione con
Artemis rising foundation, è nell’ipotetica rosa degli Oscar, in
particolare si fa un gran parlare di una candidatura d’eccezione
per Sophia Loren, la nostra stella più grande, Oscar nel ’62 per
La Ciociara e onorario nel ’91, che a 86 anni ha regalato al
figlio regista e a se stessa un ritorno clamoroso sulle scene
con una mater dolorosa che ha commosso le platee. “Dentro Madama
Rosa c’è mia madre Romilda, la sua forza, la sua tenacia, ha
vissuto momenti terribili, la guerra, la povertà e io l’ho
interpretata sentendomi lei”, ha detto. Variety ha organizzato
per The Life Ahead, adattamento cinematografico del romanzo
omonimo del 1975 un incontro con il regista e autore della
sceneggiatura con Ugo Chiti, la cantautrice Diane Warren autrice
delle musiche del brano IO SÌ (SEEN) interpretato nel film da
Laura Pausini. Il precedente film di Ponti Coming & Going è del
2011, come mai tutto questo tempo? “Ogni film deve riflettere una parte di te”, ha detto Ponti.
“Non è stato facile trovare qualcosa che mi abbia toccato
profondamente ed emotivamente come è accaduto con La vita
davanti a sè, dati i suoi temi di tolleranza, empatia e
umanità.” (ANSA).
Fonte Ansa.it