(ANSA) – ROMA, 05 FEB – “È un grave errore politico puntare a
un “Governo Ursula”, ossia fare del Governo del Presidente,
affidato ad una personalità super partes come Mario Draghi, un
governo di una parte. L’obiettivo deve essere, come richiede la
natura del mandato, un governo di tutti, compresa Lega e, se
fosse possibile, anche FdI. Altrimenti, si contraddice la
funzione del governo del Presidente e, sopratutto, si brucia
un’occasione unica: da un lato, per pacificare il terreno
politico nazionale, dove prevale la delegittimazione reciproca;
dall’altro, per trovare una condivisione bipartisan della
questione decisiva della collocazione europea”. Così Stefano
Fassina (Leu) a Ore14 su Rai2.
“Comunque – prosegue -, è ridicolo puntare a dare a Mario
Draghi l’agenda del Conte Bis, data la caratura del Presidente
del Consiglio incaricato, la sconfitta subita nel conflitto per
il Conte Ter e la presenza di Forza Italia nella prospettata ‘maggioranza Ursula’. Ovviamente, il Governo del Presidente,
affidato a Mario Draghi, come governo di tutti e di scopo,
dovrebbe essere a tempo, al massimo fino all’elezione del
Presidente della Repubblica. Tra l’altro non capirei perché
Mario Draghi dovrebbe rinunciare alla Lega di fronte ad una
apertura da parte di Salvini. Mario Draghi è ben consapevole di
essere oggi l’unica carta potenzialmente bipartisan per la
Presidenza della Repubblica e l’unica carta capace di promuovere
la pacificazione nazionale. Perché dovrebbe accettare di
indebolirsi enormemente?”, conclude Fassina. (ANSA).
Fonte Ansa.it