(ANSA) – ROMA, 06 MAR – Rassegnazione e realismo sulle
vacanze Pasquali e addirittura la convinzione che nel 2021 si
faranno meno ferie che nel 2020, annus horribilis per il
settore. Nessuna ventata di ottimismo dal sondaggio realizzato a
fine febbraio da Swg per conto di Confturismo – Confcommercio.
Quasi 9 su 10 tra gli intervistati avevano infatti già previsto
per Pasqua uno scenario di peggioramento della situazione, o al
massimo di stabilità, con il permanere di limitazione agli
spostamenti. Il 43% che avrebbe voluto fare una seppur breve
vacanza a Pasqua non si sarebbe comunque mosso dalla propria
regione, o al massimo sarebbe andato in una regione confinante
pernottando 1 o 2 giorni, prevalentemente in case di proprietà,
in affitto o di amici e parenti.
Nonostante gli italiani si aspettino buoni risultati per il
paese e l’economia con l’insediamento del Governo Draghi – 6 su
10 pensano che saprà rilanciare l’economia e gestire
efficacemente l’emergenza sanitaria – questo stenta a tramutarsi
in effettive prenotazioni e voglia di partire.
L’indice di fiducia si assesta ormai da 3 mesi su valori
piuttosto deprimenti raggiungendo, a febbraio, quota 50 su 100,
10 punti sotto febbraio 2020. Il 37% degli intervistati dichiara
appunto che quest’anno farà meno vacanze dell’anno scorso e la
data più probabile della prossima partenza viene identificata a
giugno per un primo week end, a luglio per uno short break di
2-3 giorni e ad agosto per una vacanza di almeno 7 giorni.
Italia al centro dell’attenzione per l’83% degli intervistati,
che puntano su mete tipicamente balneari come la Sicilia, la
Puglia e l’Emilia Romagna, ma sempre con grande diffidenza: solo
2 intervistati su 5 sono disposti a prenotare con anticipo
almeno la struttura in cui alloggiare in ferie. (ANSA).
Fonte Ansa.it