(ANSA) – TORINO, 12 MAR – Scrivere su Facebook “io gli
spaccherei la faccia” o auspicare “una spedizione punitiva sotto
casa” contro agenti della polizia municipale sarà pure “eticamente censurabile” ma non è un reato. E’ stata archiviata
per questo motivo, a Torino, un’inchiesta contro 73 persone che,
sul social network, avevano lasciato messaggi di questo tenore
commentando il post di un avvocato che si era detto vittima di
un’ingiustizia perpetrata dai vigili urbani. Il gip ha accolto
la richiesta della procura, accogliendone integralmente le
considerazioni, e ha chiuso il caso. (ANSA).
Fonte Ansa.it