(ANSA) – YANGON, 15 MAR – La giunta militare birmana ha
dichiarato la legge marziale in due municipalità della sua città
più grande Yangon, mentre almeno 18 manifestanti sono stati
uccisi nel Paese in uno dei giorni con più vittime da quando la
Birmania è tornata sotto il dominio militare.
La giunta “conferisce potere di legge marziale amministrativa
e giudiziaria al comandante regionale di Yangon per garantire la
sicurezza, mantenere lo stato di diritto e la tranquillità in
modo più efficace”, ha detto un annunciatore di Stato in
televisione.
L’emissario dell’Onu per la Birmania, Christine Schraner
Burgener, denuncia il “bagno di sangue” in corso nel paese e
chiede alla “comunità internazionale, e soprattutto agli attori
della regione, di unirsi in solidarietà della popolazione
birmana e delle sue aspirazioni democratiche”. (ANSA).
Fonte Ansa.it