(ANSA) – ANCONA, 24 MAR – E’ da confermare la condanna a
12 anni di reclusione a carico del 31enne Luca Traini accusato
di aver sparato ferendo sei migranti, il 3 febbraio 2018 a
Macerata, con l’aggravante dell’odio razziale. Lo ha chiesto il
pg della cassazione Marco Dall’Olio sottolineando che è stata
corretta la motivazione della sentenza pronunciata dalla corte
di Assise di Appello di Ancona nell’ottobre del 2019. L’udienza
è on corso, in serata il verdetto.
“Nel comportamento di Traini non c’è odio razziale – ha
invece sottolineato nella sua arringa l’avv. Franco Coppi che
difende Traini imputato per la strage di Macerata -, i neri
vengono identificati da lui come i responsabili dello spaccio di
droga nella provincia di Macerata e come responsabili della
morte di Pamela Mastropietro, potevano essere anche gialli o
pellerossa e il discorso sarebbe stato lo stesso”; inoltre, ha
proseguito, “non c’è stata una strage perché il reato richiede
l’indeterminatezza delle persone offese”. Secondo Coppi Traini
ha voluto “ergersi a vendicatore in preda ad un raptus emotivo
di cui si dovrebbe tenere conto”. (ANSA).
Fonte Ansa.it