(ANSA) – LONDRA, 30 MAR – Assoluzione piena per Scotland Yard
dall’accusa di aver usato il pugno di ferro per disperdere un
paio di settimane fa una veglia pacifica di persone, soprattutto
donne, riunitesi a Londra per esprimere sdegno contro la
violenza di genere e per ricordare Sarah Everard: la 33enne
rapita il 4 marzo e poi uccisa (da un poliziotto fuori servizio
secondo le indagini) mentre rincasava alle nove di sera in un
quartiere residenziale della capitale britannica. Lo ha
stabilito l’organismo addetto alle investigazioni disciplinari
interne agli organi di polizia del Regno, valutando il
comportamento degli agenti come appropriato, tenuto conto che la
veglia non era stata autorizzata a causa delle restrizioni
legate all’emergenza Covid e che, asseritamente, rischiava di
degenerare.
Gli agenti della Metropolitan Police, nome ufficiale di
Scotland Yard, “non si sono comportanti in modo inappropriato né
hanno ecceduto con la mano pesante”, ha concluso nel suo
rapporto illustrato in pubblico oggi sir Thomas Winsor, Chief
Inspector of Constabulary e responsabile dell’organismo. “Le
accuse mosse alla polizia riguardo erano ingiustificate”, gli ha
fatto eco un altro inquirente, Matt Parr, che ha poi affermato: “La veglia era iniziata alle 18 con un minuto di silenzio per
Sarah, ma dopo una prima fase di pacifica e composta
commemorazione si è trasformata in qualcosa d’altro, in un
raduno di protesta persone che si affollavano senza distanziamento sociale”. Una situazione nella quale gli agenti
sono dovuti intervenire – anche con alcuni fermi sbrigativi di
dimostranti accusate di resistenza – “avendo il diritto
d’imporre il rispetto delle regole” previste di fronte ai rischi
sanitari “senza precedenti” della pandemia.
Una spiegazione che non basterà tuttavia a convincere le
promotrici dell’iniziativa; né coloro che criticano il
rafforzamento dei poteri d’intervento della polizia nelle
manifestazioni sanciti di recente anche per legge dal governo di
Boris Johnson a margine del rinnovo della normativa
sull’emergenza Covid. (ANSA).
Fonte Ansa.it