Modigliani a Parma, l’eleganza e l’enigma

(ANSA) – PARMA, 14 APR – Il volto dai tratti delicati, il
collo lungo e le mani affusolate, a rievocare una tradizione che
dall’essenzialità dell’arte senese del ‘400 si ricongiunge
all’insegnamento di Cézanne e alle suggestioni primitive delle
maschere africane; e poi gli occhi celesti e vuoti, quasi
assenti, a testimoniare il mistero insondabile dell’anima:
riassume mirabilmente la poetica pittorica del celebre Modì
l’olio su tela “Femme au col blanc”, uno dei capolavori che
compongono la mostra-dossier “Amedeo Modigliani. Opere dal Musée
de Grenoble”, allestita fino al 18 luglio alla Fondazione
Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo (Pr) e visibile al
pubblico non appena sarà consentita la riapertura dei musei.
    Concepita come focus per approfondire l’origine dello stile
del grande artista nella sua breve ma intensissima carriera
(Modigliani morì di malattia a 35 anni) e per analizzare il
rapporto fra disegno e pittura, la mostra, grazie alla
collaborazione col Musée de Grenoble, presenta sei opere del
pittore messe in relazione con esempi della pittura senese e di
Cézanne e con alcune maschere tribali della Costa d’Avorio.
    “Questa è una mostra con poche opere pensata per andare oltre
l’immagine consueta di Modigliani e per permettere di capire
cosa lo abbia portato a concepire quest’arte così particolare”,
spiega Stefano Roffi, direttore della Fondazione Magnani Rocca e
curatore dell’esposizione. “Gli eventi su Modì sono rari, perché
è uno degli artisti più falsificati, ma le opere che presentiamo
sono rigorosamente autentiche”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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