(ANSA) – ROMA, 21 APR – Non è certo la famiglia di Parasite,
quella di Minari è molto più bella. Lì era lotta di classe a
Seul, qui è American Dream, inno alla natura, fede e frontiera.
Sarà destino, ancora una famiglia coreana è in corsa per gli
Oscar. L’anno scorso la cinica famiglia raccontata da Bong
Joon-ho si portò a casa tra l’altro la statuetta più
prestigiosa, quella di miglior film, quest’anno quella di Lee
Isaac Chung corre sei volte per gli Academy Awards, in programma
il 25 aprile, comprese le categorie maggiori. Ma i due film non
potrebbero essere più diversi: Parasite è infatti radicato in
una sorta di neo-realismo coreano dove i poveri ‘puzzano’,
Minari nasce invece nel segno dell’inclusione.
Nel film, quarto lungometraggio scritto e diretto da Chung,
figlio di immigrati dalla Corea del Sud, cresciuto in Arkansas,
il regista racconta la sua personale frontiera attraverso la
vita ordinaria di una famiglia, la sua, che colpisce al cuore e
diventa piano piano la tua famiglia, la famiglia di tutti.
Prodotto dalla Plan B di Brad Pitt, il film, che ha già
conquistato molti premi ai Golden Globe, Sundace e Bafta,
racconta l’incontro di due mondi, quello di Jacob (Steven Yeun),
da poco emigrato dalla Corea che, in preda al suo sogno,
trascina la sua famiglia dalla California all’Arkansas, per
abbracciare la vita di agricoltore nella sperduta regione
dell’Ozark (“ho comprato questa terra per il suo colore” dice
con orgoglio). Siamo negli anni Ottanta e Jacob (forse non a caso un nome
biblico), stanco del suo lavoro di sessatore di pulcini che
condivide con la moglie Monica (Yeri Han) – un lavoro che decide
la vita e la morte di questi esseri (i maschi vengono eliminati
) – , insieme ai due figli, il piccolo David (Alan Kim) e Anne
(Noel Kate Cho) approda in una casa su ruote nel nulla della
natura dell’Arkansas. Per Jacob non sarà facile vivere il sogno
di coltivare verdure coreane da vendere ai suoi connazionali
emigrati negli States: la terra ha le sue leggi divine e poi
occorre l’acqua per benedirla.
Il film sarà in sala con Academy Two il 26 aprile, primo
giorno di riapertura dei cinema. (ANSA).
Fonte Ansa.it